mercoledì 30 settembre 2015

Netflix - Lo streaming on demand sta arrivando!

 
Se ne parlava da un pezzo, tutto l'argomento sembrava un po' da chiacchere e distintivo, ma finalmente il tutto comincia a farsi reale: il 22 ottobre sbarcherà in Italia la tanto agognata piattaforma Netflix.
Questa sorta di terra promessa, già vigente nella maggior parte del mondo da tanto tempo, consiste in uno streaming on demand, che consente di vedere contenuti come film, serie tv, documentari e film di animazione (prodotti e/o distribuiti da Netflix stesso), tramite app, su Smart Tv, Smarthphone, Tablet, pc, Set-top Box, Apple Tv, Chromecast e dalle console per videogiochi che consentono l'accesso a Internet.
 
Netflix funzionerà solo tramite abbonamenti, che si dividono in tre categorie:
- Base, che consente una sola connessione streaming, a 7.99 euro
- Standard, che consente due connessioni streaming, a 9,99 euro
- Premium, che di connessioni ne consente ben quattro, a 11,99
 
Ma cosa ci sarà di disponibile da vedere?
Innanzitutto il catalogo disponibile dalla piattaforma dipende da paese a paese e mano a mano sarà sempre più ricco di aggiunte.
Per quanto concerne l'Italia, saranno disponibili sulla piattaforma serie tv come Bloodline, Daredavilm Grace e Frankie, Marco Polo, Narcos, Sense 8, Unbreakable Kimmy Schimdt e We Hot American Summer, mentre tra i documentari si potrà trovare Virunga e tra i l'animazione Dragons.
Per quanto riguarda i film, il primo disponibile sarà sicuramente Beast of No Nation di Cary Fukunaga, con Idris Elba (presentato all'ultimo Festival di Venezia si è aggiudicato il Premio Marcello Mastroianni al giovane Abraham Attah), mentre tra i successivi ci saranno la commedia The Ridicolous 6, con Adam Sandler, e War Machine con Brad Pitt.
I film in streaming on demand, saranno disponibili in lingua originale con audio e sottotitoli a scelta.
Netflix, nato nel 1997 come noleggio di dvd e videogiochi, non renderà, invece, disponibili le serie House of Cards e Orange is the New Black poiché l'esclusiva è di Sky.
Gratuito il primo mese per tutti gli abbonati e con possibilità di recesso dall'abbonamento in ogni momento, Netflix si prepara ad essere la rivoluzione della tv.
Ma sarà vero?
Questa piattaforma darà riuscirà a soddisfare tutte le aspettative o sarà solo un on demand come quelli proposti da Mediaset o Sky?
Ai posteri l'ardua sentenza, insomma.

martedì 29 settembre 2015

Festa del Cinema di Roma 2015: ecco il programma!


Finalmente oggi, a distanza di due settimane e mezzo dall'inizio, è stato sciolinato tutto il programma delle varie sezioni che andranno a formare la decima edizione della Festa del Cinema di Roma, tutta dedicata a Virna Lisi.
Il programma è ricco (nonostante la sempre più ristretta economia di spesa) con 37 pellicole divise tra film, documentari e serie tv, a cui si devono aggiungere 3 retrospettive, 10 incontri, 2 eventi speciali, 11 omaggi ai registi e alle star di ieri e di oggi, oltre a 3 film in collaborazione con la sezione parallela di Alice nella Città.

Tra le pellicole più attese ci sono sicuramente Truth, che darà avvio alla Festa, con Cate Blanchett e Robert Redford, Freeheld con Julianne Moore ed Ellen Page che narra della lotta, di una coppia omosessuale, per poter ottenere i propri diritti. E poi Legend con il Tom Hardy che si divide tra due ruoli e Room di Lenny Abrahamson, che ha trionfato all'ultimo Festival di Toronto, senza tralasciare l'ultima opera di Robert Zemeckis, The Walk.
Ma andiamo con Ordine.
  


LA SELEZIONE UFFICIALE
 
- ALASKA di Claudio Cupellini, Italia, 2015, 125’, con Elio Germano, Astrid Berges-Frisbey, Valerio Binasco, Elena Radonicich, Marco D'Amore, Lubna Azabal, Paolo Pierobon, Pino Colizzi, Roschdy Zem;
- AMAMA – WHEN A TREE FALLS di Asier Altuna Iza, Spagna, 2015, 103’, con Kandido Uranga, Iraia Elias, Klara Badiola, Ander Lipus, Amparo Badiola, Manu Uranga, Nagore Aranburu;
- ANGRY INDIAN GODDESSES di Pan Nalin, India, Germania, 2015, 104’, con Sarah-Jane Dias, Rajshri Deshpande, Sandhya Mridul, Amrit Maghera, Pavleen Gujral, Anushka Manchanda, Tannishtha Chatterjee;
- AU PLUS PRES DU SOLEIL di Yves Angelo, Francia, 2015, 103’, con Sylvie Testud, Grégory Gadebois, Mathilde Bisson, Zacharie Chasseriaud;
-  (In collaborazione con Alice nella città) CAMPO GRANDE di Sandra Kogut, Brasile, Francia, 2015, 109’, con Carla Ribas, Julia Bernat, Rayane do Amaral, Ygor Manoel, Mary de Paula, Márcio Vito;
- THE CONFESSIONS OF THOMAS QUICK di Brian Hill, Regno Unito, 2015, 94’ |Doc|;
- LA DELGADA LÍNEA AMARILLA / THE THIN YELLOW LINE di Celso R. García, Messico, 2015, 95’, con Damián Alcázar, Joaquín Cosío, Silverio Palacios, Gustavo Sánchez Parra, Américo Hollander, Fernando Becerril, Tara Parra, Sara Juárez, Enoc Leaño, Fermín Martinez;
- DISTANCIAS CORTAS / WALKING DISTANCE di Alejandro Guzman Alvarez, Messico, 2015, 104’, con Luca Ortega, Mauricio Issac, Joel Figueroa, Martha Claudia Moreno;
- DOBBIAMO PARLARE di Sergio Rubini, Italia, 2015, 98’, con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese, Sergio Rubini;
- THE END OF THE TOUR di James Ponsoldt, Stati Uniti, 2015, 106’, con Jesse Eisenberg, Jason Segel, Anna Chlumsky, Joan Cusack, Mamie Gummer, Mickey Summer;
- EVA NO DUERME / EVA DOESN'T SLEEP di Pablo Agüero, Argentina, Francia, Spagna, 2015, 85’, con Gael Garcia Bernal, Denis Lavant, Daniel Fanego, Imanol Arias, Sofia Brito, Nicolas Goldschmidt, Sabrina Macchi, Ailin Salas;
- EXPERIMENTER di Michael Almereyda, Stati Uniti, 2015, 90’, con Peter Sarsgaard, Winona Ryder, Kellan Lutz, Dennis Haysbert, Jim Gaffigan, Taryn Manning, John Leguizamo, Anton Yelchin;
- FARGO – SECONDA STAGIONE di Randall Einhorn, Stati Uniti, 2015, episodi 1,2, 100’ |Serie Tv|, con Patrick Wilson, Ted Danson, Jean Smart, Kirsten Dunst, Jesse Plemons;
- FAUDA di Assaf Bernstein, Israele, 2015, episodi 1-12, 433’ |Serie Tv|, con Lior Raz, Hisham Suliman, Shadi Mar’I, Laëtitia Eïdo, Itzik Cohen, Yuval Segal;
- FREEHELD / FREEHELD: AMORE, GIUSTIZIA, UGUAGLIANZA di Peter Sollett, Stati Uniti, 2015, 103’, con Julianne Moore, Ellen Page, Michael Shannon, Steve Carell;
- FULL CONTACT di David Verbeek, Olanda, Croazia, 2015, 105’, con Grégoire Colin, Lizzie Brocheré, Slimane Dazi, Alain Blazevic, Robert Jozinovic, Zvon Munivrana;
- HISO HISO BOSHI / THE WHISPERING STAR di Sono Sion, Giappone, 2015, 100’, con Megumi Kagurazaka, Kenji Endo, Yuto Ikeda, Mori Kouko;
- HUA LI SHANG BAN ZOU / OFFICE di Johnnie To, Cina, Hong Kong, 2015, 117’, con Sylvia Chang, Chow Yun Fat, Eason Chan, Tang Wei, Lang Yueting, Wang Ziyi;
- JUNUN di Paul Thomas Anderson, Stati Uniti, 2015, 54’ |Doc|;
- LEGEND di Brian Helgeland, Regno Unito, 2015, 131’, con Tom Hardy, Emily Browning, Christopher Eccleston, David Thewlis, Chazz Palminteri, Tara Fitzgerald, Taron Egerton;
- LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti, Italia, 2015, 112’, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei;
- MISTRESS AMERICA di Noah Baumbach, Stati Uniti, 2015, 84’, con Greta Gerwig, Lola Kirke, Heather Lind, Cindy Cheung, Jasmine Cephas Jones;
- MOJE CÓRKI KROWY / THESE DAUGHTERS OF MINE / QUESTE MIE FIGLIE di Kinga Debska, Polonia, 2015, 87’, con Agata Kulesza, Gabriela Muskała, Marian Dziędziel, Małgorzata Niemirska, Marcin Dorociński, Łukasz Simlat, Jeremi Protas, Maria Dębska, Barbara Kurzaj;
- MONOGAMISH di Tao Ruspoli, Stati Uniti, 2015, 74’ |Doc|;
- OURAGAN, L'ODYSSÉE D'UN VENT / HURRICANE 3D di Cyril Barbançon, Andy Byatt, Francia, 2015, 83’ |Doc|
- POJKARNA / GIRLS LOST di Alexandra-Therese Keining, Svezia, 2015, 104’, con Tuva Jagell, Emrik Öhlander, Louise Nyvall, Alexander Gustavsson, Wilma Holmén, Vilgot Ostwald Vesterlund, Mandus Berg, Adam Dahlgren, Filip Vester;
- THE PROPAGANDA GAME di Álvaro Longoria, Spagna, 2015, 93’ |Doc|;
- PTIČKA / LITTLE BIRD di Vladimir Beck, Russia, 2015, 90’, con Pyotr Skvortsov, Margarita Tolstoganova, Matvey Ivanov, Aleksandra Rybakova, Timofey Shubin;
- REGISTRO DI CLASSE – PARTE PRIMA 1900-1960 di Gianni Amelio, Cecilia Pagliarani, Italia, 2015, 54’ |Doc|;
- LES ROIS DU MONDE /MAD KINGS di Laurent Laffargue, Francia, 2015, 100’, con Sergi Lopez, Céline Sallette, Eric Cantona, Romane Bohringer, Guillaume Gouix, Victorien Cacioppo, Roxanne Arnal, Jean-Baptiste Sagory;
- ROOM di Lenny Abrahamson, Irlanda, Canada, 2015, 118’, con Brie Larson, Jacob Tremblay, Joan Allen, Sean Bridgers, William H Macy, Tom McCamus;
- SPORT di Ahmad  Barghouthi, Tal Oved, Lily Sheffy, Matan  Gur, Israele, Palestina, Francia, 2015, 90’, con Lior Ashkenazi, Dov Navon, Nehad Rada, Ruty Burstein, Lirit Balaban, Hadar Ratzon Rotem, Nava Medina;
- TRUTH di James Vanderbilt, Stati Uniti, Australia, 2015, 125’, con Cate Blanchett, Robert Redford, Topher Grace, Dennis Quaid, Elisabeth Moss, Bruce Greenwood, Stacy Keach, John Benjamin Hickey, Dermot Mulroney;
- UNDER SANDET / LAND OF MINE di Martin Zandvliet, Danimarca, 2015, 100’, Roland Møller, Louis Hofmann, Joel Basman, Emil Belton, Oskar Belton, Mikkel Boe Følsgaard;
- VILLE-MARIE di Guy Édoin, Canada, 2015, 101’, con Monica Bellucci, Pascale Bussières, Aliocha Schneider, Patrick Hivon;
- THE WALK– 3D di Robert Zemeckis, Stati Uniti, 2015, 123’, con Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon, James Badge Dale;
- ZHUO YAO JI / MONSTER HUNT di Raman Hui, Cina, 2015, 111’, con Tang Wei, Baihe Bai, Eric Tsang, Jing Boran.
 
I film in collaborazione con la sezione parallela Alice nella Città, sono:
CAMPO GRANDE di Sandra Kogut, Brasile, Francia, 2015, 109’, con Carla Ribas, Julia Bernat, Rayane do Amaral, Ygor Manoel, Mary de Paula, Márcio Vito;
- UNE ENFANCE / A CHILDHOOD di Phillippe Claudel, Francia, 2015, 100’, con Alexi Mathieu, Angelica Sarre, Pierre Deladonchamps, Jules Gauzelin, Patrick D'assumçao;
- LE PETIT PRINCE / IL PICCOLO PRINCIPE di Mike Osborne, Francia, 2015, 108’, con le voci di Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, Pif, Alessandro Siani.

 
 GLI INCONTRI
 
Tra gli incontri "intimi" con registi, attori e grandi personalità della cultura, oltre a quelli già citati tra cui Wes AndersonPaolo SorrentinoJoel Coen e Frances McDormand (che potrete trovare qui) sono stati annunciati anche quelli con Jude Law, Dario Argento (che affiancherà William Friedkin), Todd Haynes, Riccardo Muti e Paolo Villaggio.
 
LE RETROSPETTIVE
 
Le retrospettive di questa edizione saranno dedicate a Pablo Larraìn, Nicola Pietrangeli e alla casa di produzione Pixar, con la proiezione dei grandi capolavori che vanno dal primo, A Bug's Life, fino ad Inside Out.
 
GLI OMAGGI
 
Gli omaggi saranno dedicati ad Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi, Ingrid Bergman, Luis Buñuel, Stanley Kubrick, Hitchcock e Truffaut, Frank Sinatra, Franco Rossi e Sergio Corbucci.
 
EVENTI SPECIALI

I due eventi speciali verteranno sul regista Paolo Sorrentino.
Verrà presentato un corto di 15 minuti intitolato La Fortuna, diretto da Sorrentino per il film collettivo Rio, Eu te amo, terza parte del progetto Cities of Love, dopo Paris, je t'aime (2006) e New York, I Love You (2009).
Inoltre, verrà presentata una versione estesa de La Grande Bellezza, vincitore del premio Oscar al Miglior Film Straniero lo scorso anno, con 40 minuti di scene inedite.




Fonte: Festa del Cinema di Roma



mercoledì 23 settembre 2015

Tra "Pan" ed "Il Piccolo Principe", ecco il programma di Alice nella Città di Roma 2015!

 
La sezione autonoma e parallela della Festa di Roma, Alice nella Città, prevede per quest'anno un ricco programma!
Sono stati, infatti, svelati oggi i titoli che fanno parte di questa categoria dedicata principalmente a ragazzi e famiglie che durerà dal 16 al 24 ottobre.
Quest'edizione presenterà 13 opere nel Concorso Young Adult, 3 film Fuori Concorso e 4 eventi speciali; tutti quanti si svolgeranno all'Auditorium Parco della Musica.
Quest'anno Alice nella Città riserva una sorpresa; essa si espanderà con la sezione Alice/Panorama, creando uno spazio dedicato al quartiere Pigneto che proietterà 10 film di questa sezione oltre che repliche della "sezione madre", presso il Nuovo Cinema Aquila.
Ma la sorpresa è dentro la sorpresa perché le proiezioni di Alice/Panorama saranno accolte anche dal Cinema Avorio, sala storica di Roma che era stata chiusa nel 2009.

 
Young Adult (con giuria composta da 22 ragazzi e ragazze dai 15 ai 18 anni, provenienti da tutta Italia):
 
- A Childood di Philippe Claudel (Francia)
- Departure di Andrew Steggall (Gran Bretagna)
- Four Kings di Theresa von Eitz (Germania)
- Grandma di Paul Weitz (Usa)
- Il Bambino di Vetro di Federico Cruciani (Italia)
- Jack of the Red Heartsby di Janet Grillo (Usa)
- Microbe & Gasoline di Michel Gondry (Francia)
- Mustang di Deniza Gamze Ergiiven (Turchia), presentato all'ultimo Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs e candidato dalla Francia come Miglior Film Straniero agli Oscar
- Returning Home di Henrik Martin Dahlsbakken (Norvegia)
- Scout di Laurie Weitz (Usa)
- The Big Day di Pascal Plisson (Francia)
- The New Classmate  di Ash-Winy Iyer Tiwari (India)
 - Il 13° film verrà annunciato nei prossimi giorni
 
 
Alice/Panorama:
 
- The Wolfpack di Crystal Moselle, Gran Premio della Giuria all'ultimo Sundance Film Festival
- Street Opera di Haider Rashid, con Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento ed Elio Germano
- Raging Rose di Julia Kowalski
- Monitor di Alessio Lauria, con Michele Albaique, Valeria Bilello, Riccardo De Filippis, Claudio Gioé
- Long Way North di Rémi Chavé
- Sleeping Giant di Andrew Cividino, presentato alla Semaine de la Critique a Cannes e a Toronto
- Closet Monster di Stephen Dunn
- The Boy and the Beast di Mamoru Hosoda
- Alias Maria di Josè Iuis Regules
- The New Kid di Rudi Rosenberg
 
 
Fuori Concorso:
 
- Belle e Sebastien - L'avventura continua di Christian Duguay
- Il Piccolo Principe di Mark Osborne, già presentato a Cannes, che nella versione italiana avrà le voci di Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassman, Giuseppe Battiston, Alessandro Siani e Pif.
- Iqbal: I bambini senza paura di Michel Fuzellier e Babak Pavani, nato da una co-produzione italo-francese.
 
 
Tra gli Eventi Speciali, verrà presentato in anteprima italiana, il 18 ottobre, Pan - Viaggio sull'isola che non c'è diretto da Jon Wright, mentre il 21 ottobre verrà presentato Game Therapy di Ryan Travis.
Il 20 ottobre verrà presentato il cortometraggio The Zero Hunger Challenge di Costanza Quatriglio, dedicato a Sfida Fame Zero, tema delle Nazioni Unite per Expo Milano 2015.
E per chiudere Alice nella Città come non proiettare la versione restaurata digitale 2k di Alice nelle Città di Wim Wenders?
 
Ultima informazione, ma non meno importante: la sigla di Alice nella Città sarà diretta da Fabio Mollo, che debuttò proprio in questa sezione due anni fa con Il sud è niente.
Da quest'anno, inoltre, le opere prime che verranno presentate in questa sezione si contenderanno il premio Camera d'Oro Taodue, assegnato sa una giuria di parteciperà anche l'attore Michele Riondino.

martedì 22 settembre 2015

I nove film italiani in corsa per gli Oscar!


Siamo solo al 22 settembre, la stagione cinematografica è appena ripartita e parliamo già di Oscar.
Sì, perché proprio ieri è stata annunciata la lista dei nove film che saranno in competizione tra di loro, per rappresentare al meglio in nostro paese ai prossimi Academy Award.
I nove film sono:

- Il Giovane Favoloso, di Mario Martone (Festival di Venezia 2014)
- L'Attesa, di Piero Messina (Festival di Venezia 2015)
- Latin Lover, di Cristina Comencini
- Mia Madre, di Nanni Moretti (Festival di Cannes 2015)
- Nessuno si salva da solo, di Sergio Castellitto
- Non Essere Cattivo, di Claudio Caligari (Festival di Venezia 2015)
- Per Amor Vostro, di Giuseppe M. Gaudino (Festival di Venezia 2015)
- Sangue del mio Sangue, di Marco Bellocchio (Festival di Venezia 2015)
- Vergine Giurata, di Laura Bispuri (Festival di Berlino 2015)

Sono questi i nove titoli italiani che si sono iscritti per concorrere alla candidatura del rappresentante italiano ai prossimi Oscar (tra le pellicole distribuite sul territorio nazionale tra il 1° ottobre 2014 ed il 30 settembre 2015).
Sono fuori dalla lista La Giovinezza di Paolo Sorrentino, Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone, A Bigger Splash di Luca Guadagnino, poiché sono film interamente girati in lingua inglese.
La commissione che sceglierà il film, nostro rappresentante, sarà composta da

- Nicola Borrelli, direttore generale cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
- il compositore Nicola Piovani;
- il regista Daniele Luchetti;
- le produttrici Tilde Corsi e Olivia Musini;
- il distributore Andrea Occhipinti;
- Stefano Rulli, presidente Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia;
- i giornalisti Natalia Aspesi e Gianni Canova.

Lunedì 28 settembre sarà il giorno della verità, grazia ad una riunione che si terrà presso la sede dell'Anica, che agisce in rappresentanza dell'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences.
Le nomination per i prossimi Oscar verranno annunciate il 14 gennaio 2016, mentre la cerimonia si terrà in quel di Los Angeles il 28 febbraio 2016.

domenica 20 settembre 2015

Non essere cattivo - L'ultimo monito di Claudio Caligari

 
Non essere cattivo è l’ultima opera di Claudio Caligari, scomparso prematuramente pochi mesi fa, e finito postumo. La storia è una di quelle più usate cinematograficamente, ovvero l’assunzione e abuso di droga.
Tuttavia, in questo film, il contesto è dotato di nuova linfa vitale. Perché come il regista ha già dimostrato nella sue pellicole precedenti, come documentari e il lungometraggio Amore Tossico (1983), il mondo della droga non coinvolge solo chi la assume, ma anche chi prova a non farne parte.
Non essere cattivo abbandona i luoghi comuni e toglie i filtri; le persone che fanno parte di questo mondo, sono per la maggior parte disperate a causa di vicende prevalentemente economiche e se non si trova un lavoro onesto, si accontentano di far parte di questi circolo vizioso. Chi sceglie questa strada, facendo male prevalentemente a sé stesso, cerca di rendere meno gravosi i problemi agli altri componenti familiari, insieme alla mancanza di una speranza positiva per il futuro.
Peccato che poi, chi fa parte di questo mondo, venga catapultato nell’inferno dell’autodistruzione, e in assenza di un Virgilio pronto a sacrificare sé stesso ed i propri interessi, l’inevitabile fine è l’implosione.
 
Vittorio e Cesare, i protagonisti della pellicola, sono più che fratelli, ma essi non sono altro che due facce della stessa medaglia; solo che un risvolto rimarrà sfregiato, mentre l’altro cadrà nel vuoto, senza un biglietto di ritorno.
Uscito lo scorso 8 settembre e presentato Fuori Concorso alla 72°Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Non essere cattivo, ambientato nell’Ostia degli anni ’90, è l’ultimo lavoro del poco prolifero ma penetrante Caligari dopo ben 17 anni da L’odore della Notte (1998) e fortemente voluto da Valerio Mastrandrea.
Scritto da Caligari stesso, Francesca Serafini e Giordano Meacci, il film è molto giovane a livello di cast con l’ottima prova di Luca Marinelli (già visto ne La solitudine dei numeri primi e in Tutti i santi giorni), Alessandro Borghi, Silvia D’Amico e Roberta Mattei.

Remember - Una caccia al passato, dimenticando se stesso ed i propri ricordi



Ricordi che vanno, ricordi che vengono.
Remember (presentato "In Concorso" alla 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia) parla di demenza senile, di manipolazioni, di un passato che è ostinatamente parte del presente.
Zev, interpretato da un eccellente Christopher Plummer, è un ebreo anziano che vive, ormai, in un casa di riposo, dove ha molto legato con Max (Martin Landau), anch’egli ebreo. Zev è affetto dalla demenza senile e ha recentemente perso l’amata moglie.
Max e Zev condividono i loro momenti bui di quando i nazisti sterminarono le loro famiglie nei campi di concentramento; decidono, quindi, di andare alla ricerca di chi li ha fatti soffrire in modo estremo. Il principale responsabile delle loro sofferenze vive ora in America sotto il falso nome di Rudy Kurlander.
Zev, a causa della sua malattia, si pone come capro espiatorio dei due, guidato come da un copione, da Max che diventa il demiurgo della situazione, dando a Zev tutte le informazioni necessarie a se stesso e alla missione da compiere; trovare, tra quattro omonimi, il Kurlander giusto e graziarlo.
Il film di Atom Egoyan denota come il regista non abbia dubbi sull’utilizzo della macchina da presa e di quanto ogni inquadratura sia senza fronzoli ed evocativa. Tuttavia, nel film, il nazismo viene solo trattato solo in parte: un argomento ripreso più volte che, seppur facendo parte dei fantasmi del passato che continuano a fare parte del presente e del futuro, rimane alla fine circoscritto a se stesso.

La riflessione è da effettuare su Zev che si trova ad essere una nave in mezzo ad una mare in tempesta; e quando non si ricorda di essere una nave deve accorrere un timoniere che lo faccia rigare dritto.
Egoyan prende in uso il film anche per denunciare il facile reperimento di armi da fuoco e di come un anziano apparentemente indifeso possa agire in maniera letale, se opportunatamente stimolato.
Max, il demiurgo della vicenda, è onnisciente, conosce i soggetti, le variabili, e sa come tirare le fila del suo agente in missione.
Con Max e Zev, il regista pone una riflessione sulla necessità di mantenere viva la memoria di questo periodo buio, per evitare che si ripeta e perché chi ne è stato testimone è destinato, come tutti, a morire.
Ciò nonostante, il fulcro della vicissitudine risiede nella crisi del dimenticare il se stesso del presente e quello del passato con tutti i ricordi annessi e connessi; una crisi d’identità data da una malattia senza scampo, che muove altri crisi nei periodi (brevi) di lucidità. Se poi un personaggio del genere è interpretato dal sempre ottimo Christopher Plummer (che condivide il cast con Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Dean Norris), che ritorna a suonare il pianoforte e che ricorda a grandi tratti il Laurence Olivier de I Ragazzi venuti dal Brasile (1978), che altro dire?

 
 

giovedì 17 settembre 2015

Everest - Una sfida verso la montagna e verso se stessi

 

La natura dà, la natura toglie.
Potrebbe essere questa la frase tipo da applicare ad Everest.
Questo film narra la storia vera (raccontata nel saggio Aria Sottile scritto da Jon Krakauer), di alcune spedizioni che 1996 miravano a raggiungere la vetta più alta del mondo.
L’unico ruolo da protagonista è da attribuire alla montagna, ed alla sua conquista. Il resto, le spedizioni, i campi base, i rischi, non possono che esserne solo un contorno. E quando la natura decide, da un momento all’altro, di dare delle sberle, bisogna solo pregare per un miracolo.
Tutti in viaggio verso il Nepal, dunque, un luogo che diventa condivisione di sogni, speranze e adrenalina, per uomini e donne, scalatori esperti o meno, che decidono di apporre il proprio sudore, la propria fatica e la propria bandierina di rappresentanza, sulla vetta più alta del pianeta, per motivi sia personali che sociali.
Una bella dose di egoismo, no? E cosa fa rischiare così tanto alla gente?
Ma alla fine dei conti, guardandosi dentro, ognuno possiede la propria dose di egoismo ed il desiderio di arrivare a conquistare un obiettivo, qualunque esso sia. Ed ognuno di noi è disposto a fare sacrifici per arrivare a destinazione.
Una sfida di questo genere, anche solo per il fattore rischio, si può attuare solo con il gioco e la fiducia di squadra. E la sfida da singolo diventa di gruppo; e la squadra non è composta solo da chi si preoccupa di scalare, ma anche da chi cura le previsioni meteo e soprattutto da chi sta a casa con il cuore in gola, giorno dopo giorno, le persone che, nonostante tutto, assecondano il volere dei propri cari.
 
Una foto di gruppo della spedizione che, nel 1996, partì alla volta dell'Everest.

Fatto rilevante è che la montagna è fatta di salite e discese; e una volta arrivati in cima, bisogna solo sperare che niente vada storto.
La natura fa quello che vuole, non si preoccupa del contorno; lo inneva, lo ghiaccia e, come un titano, lo travolge con tutta la sua forza.
La tenacia di chi sta cercando di sopravvivere, e il miracolo, per chi non da più segni di vita, rimangono le uniche cose in cui credere.
La sfida delle spedizioni verso la montagna, diventa anche una sfida verso il pubblico; il film del regista islandese, Baltasar Kormákur (Cani Sciolti), non fa restare incastrati nella poltroncina ed incollati allo schermo. Anzi, lo spettatore viene lasciato respirare, gli vengono date boccate di ossigeno, così come le stesse che hanno i nostri scalatori.
La pecca più grande del film è l’occasione non sfruttata dell’utilizzo del 3D; essa pare solo una funzione marginale in questo contesto cinematografico. Un vero peccato non aver adottato questa tecnica, assimilandola a riprese e scenari mozzafiato.
Così come la scalata dell’Everest necessita di una squadra, anch’essa è stata necessaria alla realizzazione del film, con elementi di tutto rispetto, anche se lasciati (un po’ troppo, nel film) a sé stanti: Jason Clarke, Josh Brolin, Jake Gyllenhaal, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Keira Knightley, Sam Worthington ed Emily Watson.
 


Co-prodotto, diretto e montato da Kormákur, la pellicola, che ha aperto la 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in sezione “Fuori Concorso”, presenta considerevoli buchi nella sceneggiatura, durante lo svolgimento nella trama, tendendo a far diventare il tutto un po’ ridondante, specie nella prima parte, come se non si giungesse mai ad una conclusione propria e definitiva.
Un’apertura un po’ sottotono rispetto agli standard a cui Venezia si era ben abituata fino allo scorso anno; tuttavia, anche se non eccellente e non più brillante di tante altre pellicole che hanno narrato di imprese ai limiti delle possibilità umane, può comunque avere il lasciapassare per diventare significativa (per la vicenda, più che per il film vero e proprio in sé), malgrado le circostanze.