mercoledì 27 novembre 2013

Hunger Games - Catching Fire

Esce oggi (27 novembre) nei cinema italiani il secondo capitolo della maestosa saga di "Hunger Games:La ragazza di Fuoco", presentato con l'anteprima italiana all' 8°Festival del Cinema di Roma.
Il sequel, sempre basato sul romanzo di Suzanne Collins, era inevitabile dopo lo spaventoso incasso di 691 milioni di dollari e rotti; dotato di un budget più sostanzioso, La Lionsgate non perde personaggi, ma anzi ne acquista, rendendo anche gli altri tributi di questo film più protagonisti, rispetto al precedente film tutto incentrato su Katniss.



In questa pellicola, Katniss, in bilico tra l'amore che prova per Gale e quello recitativo per Peeta, si trova insieme a quest'ultimo a dover affrontare un viaggio celebrativo per tutti gli altri 11 distretti.
In segreto trama il capo degli Hunger Games (interpretato come il primo film da Donald Sutherland), che vedendo in Katniss quello che potrebbe essere il simbolo della rivolta dei distretti, decide di includerla tramite un abile trucco nel 75°Hunger Games. Ogni 25 anni, viene celebrato uno speciale Hunger Games, che richiama due tributi vincitori della passate edizioni ancora in vita (un tributo maschio e uno femmina) per ogni distretto, che ha all'incirca le stesse regole dei normali Hunger Games, e dove solo uno sopravvive, per ricordare quello che è accaduto, accade e accadrà a chi si ribellerà conto i potenti di Capitol City.
In un sequel dove vincono le alleanze, ma dove sempre vige la regola fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, in mezzo ad un bosco amazzonico e tanta acqua, vede alcuni cambiamenti non irrilevanti; primo tra tutti, il cambio di regia.
Non più Gary Ross (che aveva dato gran prova nella prima pellicola, presa in maggior parte con cinepresa a spalla) ma Francis Lawrence, che concede invece molte panoramiche e tanti effetti a sorpresa.
La new entry di spessore (e pardon al gioco di parole) è Philip Seymour Hoffman, che prende il posto di colui che dirige i cambiamenti ambientali e non, dei giochi.
I protagonisti sono sempre loro; Jennifer Lawrence, che dopo l'Oscar per "Il Lato Positivo", ritorna prepotentemente sullo schermo, dando questa volta, rispetto al primo film, un'interpretazione più convincente e meno moscia, e lo stesso vale per Josh Hutcerson (che si, fa anche la parte dell'imbranato poraccio).
Liam Hemsworth è invece sempre relegato ai margini del film.
Le certezze di questo film, oltre alla Lawrence e Hutcerson, sono il grande Stanley Tucci e Woody Harrelson, che seppur messi in secondo piano, ogni volta che vengono inquadrati danno un'esplosione di ironia e fermezza che ha un ruolo chiave per il prosieguo del film.
Una pellicola che si conclude qui o che continuerà nel "Il Canto della Rivolta"? bè chi ha letto i libri lo saprà già, e per chi non lo ha fatto, lasciamo il beneficio del dubbio.
Per un film che andrebbe sentito in lingua originale, e seppur a volte un po' ripetitivo a livello di processo per l'inizio dei giochi, e soprattutto sulla situazione di guerriglia e repressione del distretto 12, ma che fortunatamente di estingue dalla metà in poi, nel complesso mi sento di dargli un 8/10; funziona molto bene la colonna sonora, l'insieme del cast (nuovi tributi compresi) ed il dialogo.
E dopo la premessa rispetto al primo film della saga, sono più che certa che la pellicola prenderà fuoco, rimanendo fedele al nome del film impresso su di essa.




venerdì 22 novembre 2013

Parkland - Una prospettiva sull'omicidio Kennedy

Il 22 novembre 1963, a Dallas, l'allora presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, veniva ucciso.
Molte sono le pellicole che hanno trattato questo delicato argomento, ad esempio come "JKF - Un Caso Ancora Aperto" di Oliver Stone, dove si analizza un'ipotesi di complotto dietro l'assassinio, e ancora ce ne saranno in futuro, come "Legacy of Secrecy", film prodotto e interpretato da Leonardo DiCaprio, che sostiene la tesi secondo la quale il mandante dell'omicidio sarebbe stato il boss della malavita Carlos Marcello, che avrebbe confessato il fatto al suo confidente Jack Van Laningham, ignaro del fatto che costui fosse in realtà un informatore della FBI in incognito, e tratto dal libro "Legacy of Secrecy: The Long Shadows of the JKF assasination".



Ma a 50 anni dalla morte, che cade proprio oggi, viene proposta la pellicola "Parkland", passata in concorso alla 70°Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia e poi al Toronto Film Festival, che non analizza il perché e il per come sia avvenuto l'assassinio, ma anzi cerca di ricostruire la giornata delle persone comuni che hanno assistito all'evento e di porre in primissimo piano la loro prospettiva.
Il film, prodotto da Tom Hanks, si presenta da sé; infatti il titolo, Parkland, è in realtà il nome dell'ospedale che ha ricevuto Kennedy negli istanti dopo il dramma, cercando, invano, di salvargli la vita.

Sceneggiatura e regia vengono affidate al giornalista investigativo, Peter Landesman, che come già detto, cerca di mettere insieme le storie di questi sconosciuti che, però, in quel frangente hanno avuto ruoli di protagonista; in primis, i familiari dell'unico assassino riconosciuto fino ad oggi, Lee H. Oswald, e la storia di Abraham Zapruder, un cittadino qualunque che orgoglioso, voleva inaugurare l'acquisto della sua cinepresa a 8mm seguendo la sfilata del presidente per avere poi un bel ricordo, e che invece si è trasformato, suo malgrado, nell'unico uomo che è riuscito a riprendere l'assassinio ed il cui video è stato per tutti questi 50 anni e per chissà quanti altri, oggetto d'indagine.
Molte altre sono le soggettive riportate dall'agente di sicurezza del presidente, al medico che tentò inutilmente di salvarlo..
Interessante la ricostruzione del corteo presidenziale, unendo immagini di repertorio a quelle ricostruite e di come non si veda mai il volto di Kennedy, quasi per non screditarlo.
Il cast è stellare: Zac Efron, Paul Giamatti, Billy Bob Thornton, Tom Welling, Colin Hanks.

Questo film viene proposto esclusivamente, prima del passaggio al cinema, questa sera su Rai 3, alle 21.05!
Non aspettatevi chissà che filmone, in quando personalmente non si comprende appieno se sia un film inchiesta, un film documentario o che altro; ma guardatelo con la prospettiva di chi ruotò attorno al dramma, perché noi non lo consideriamo mai, ma dietro ad un grande personaggio, e ai suoi drammi in questo caso, ci sono sempre tante persone che si dedicano a lui, e in questo caso, visto che parliamo di uno degli uomini più influenti e importanti della storia, ancora di più, tant'è che ancora oggi si discute sulla sua morte, e la sua famiglia si batte ancora per l'esatta giustizia.


mercoledì 13 novembre 2013

British Independent Film Awards: The Nomination!

Domenica sera sono state annunciate a Londra, dal grande Ewan McGregor, le candidature per la sedicesima edizione dei British Independent Film Awards, assegnati, quindi, dal 1998, per premiare merito e risultati del cinema indipendente britannico.

Sono 8 candidature sono andate a "Starred Up", dramma mercenario diretto da David Mackenzie (miglior film, regista, sceneggiatura, miglior attore protagonista, ben 2 come miglior attore non protagonista, produzione, contributo tecnico); appena sotto, (7 candidature) troviamo "The Selfish Giant" (miglior film, regista, sceneggiatura, miglior attrice non protagonista, 2 come miglior talento emergente, e miglior produzione).
Da segnalare la presenza in lista di nomi come Tom Hardy, grande interprete per "Locke" (qui, potrete trovare la mia recensione fatta a Venezia), le 4 candidature per "Philomena" (miglior film, migliore attrice protagonista a Judi Dench, miglior attore protagonista a Steve Coogan, miglior sceneggiatura), Scarlett Johansson come miglior attrice per "Under the Skin" (fischiato alla prima a Venezia, tra l'altro), e il nostro Paolo Sorrentino con "La Grande Bellezza" come Miglior Film Indipendente Straniero!
Manca davvero poco al periodo frenetico dove avremmo montagne di film che concorreranno agli Oscar (pellicole che sono già state in gran parte presentate tra i festival di Cannes, Venezia, Toronto e Londra), ma per ora prendiamo fiato e  incrociamo le dita per la nostra Grande Bellezza!
Di seguito, tutte le candidature:

Best British Independent Film
"Metro Manila"
"Philomena"
"The Selfish Giant"
"Starred Up"
"Le Week-end"

Best Director
Jon S. Baird, "Filth"
Sean Ellis, "Metro Manila"
Clio Barnard, "The Selfish Giant"
David Mackenzie, "Starred Up"
Jonathan Glazer, "Under the Skin"

Best Actress
Judi Dench, "Philomena"
Lindsay Duncan, "Le Week-end"
Scarlett Johansson, "Under the Skin"
Felicity Jones, "The Invisible Woman"
Saoirse Ronan, "How I Live Now"

Best Actor
Jim Broadbent, "Le Week-end"
Steve Coogan, "Philomena"
Tom Hardy, "Locke"
Jack O'Connell, "Starred Up"
James McAvoy, "Filth"

Best Supporting Actress
Siobhan Finneran, "The Selfish Giant"
Shirley Henderson, "Filth"
Imogen Poots, "The Look Of Love"
Kristin Scott Thomas, "The Invisible Woman"
Mia Wasikowska, "The Double"

Best Supporting Actor
John Arcilla, "Metro Manila"
Rupert Friend, "Starred Up"
Jeff Goldblum, "Le Week-end"
Eddie Marsan, "Filth"
Ben Mendelsohn, "Starred Up"

Best Screenplay
Steven Knight, "Locke"
Jeff Pope and Steve Coogan, "Philomena"
Clio Barnard, "The Selfish Giant"
Jonathan Asser, "Starred Up"
Hanif Kureishi, "Le Week-end"

Best International Independent Film
"Blue is the Warmest Colour"
"Blue Jasmine"
"Frances Ha"
"The Great Beauty" ("La Grande Bellezza")
"Wadjda"

Best Technical Achievement
Shaheen Baig (casting), "Starred Up"
Johnnie Burn (sound design), "Under the Skin"
Amy Hubbard (casting), "The Selfish Giant"
Mica Levi (music), "Under the Skin"
Justine Wright (editing), "Locke"

Best Documentary
"The Great Hip Hop Hoax"
"The Moo Man"
"Pussy Riot: A Punk Prayer"
"The Spirit of '45"
"The Stone Roses: Made of Stone"

Douglas Hickox Award for Best Debut Director
Paul Wright, "For Those in Peril"
Tina Gharavi, "I Am Nasrine"
Jeremy Lovering, "In Fear"
Omid Nooshin, "Last Passenger"
Charlie Cattrall, "Titus"

Most Promising Newcomer
Harley Bird, "How I Live Now"
Caity Lotz, "The Machine"
Jake Macapagal, "Metro Manila"
Conner Chapman and Shaun Thomas, "The Selfish Giant"
Chloe Pirrie, "Shell"

Best Achievement in Production
"A Field in England"
"Filth"
"Metro Manila"
"The Selfish Giant"
"Starred Up"

Best British Short
"L'Assenza"
"Dr Easy"
"Dylan's Room"
"Jonah"
"Z1"

Raindance Award
"Everyone’s Going to Die"
"The Machine"
"The Patrol"
"Sleeping Dogs"
"Titus"