venerdì 16 ottobre 2015

I Take That ritornano a Milano, con un fulcro di emozioni!


Prima o poi ritornano, si dice.
E questo è proprio il caso dei Take That che sono tornati a deliziare il pubblico italiano ancora una volta, dopo quattro anni dal memorabile ed immenso tour di Progress (che aveva riunito tutti i componenti originali, insomma i Take That e Robbie Williams) con un’esibizione fatta tutta di note positive, svoltasi il 13 ottobre al Forum di Assago (MI).
Un trio (dato che Jason Orange ha deciso di staccare per un po’ la spina) che la sa ben lunga su come rendersi piacevole ed incantare il pubblico.
Milano è stata l’ultima tappa di un tour europeo (costituito per lo più da tappe nella loro terra natia, l’Inghilterra), e l’onore è stato di aver dato ancora una volta tanta partecipazione ed ammirazione a questi ragazzi che, a quarant’anni e passa, portano sempre sul palco un intrattenimento a metà tra il Cirque du Soleil e Broadway con scenografie mai fuori contesto e sempre adeguate; sanno ballare, muoversi, sanno proporre al pubblico la loro musica non per forza composte da hit, ma che contiene diverse canzoni di tutti i loro album (anche quelle fatte con Robbie). E, soprattutto, traggono un’energia così potente dalla loro musica, e viceversa, che chi accorre ad ascoltarli, divertirsi, o semplicemente per passare una serata diversa non ci sono solo le fan che hanno cominciato a seguirli quasi 25 anni fa, ma ci sono famiglie, ci sono giovani e ragazzini e questo non può che fare del bene per loro, i loro prodotti e per chi con piacere assiste ad una varietà di volti adrenalinici.
 
  
Ci hanno viziato in passato e continuano a farlo, ritornando quasi ai livelli di Circus.
Due ore di emozioni e gioia pura, tra passato e presente, da Back For Good, Relight my Fire, Could it be Magic e Pray a The Garden e Said it All, da Greatest Day, Patience e Shine, a Hold Up a Light e Up all Night; e poi, ancora, da The Flood, Affirmation per arrivare alle più recenti These Days, Let in the Sun, Flaws, senza dimenticare le canzoni che hanno fatto parte delle colonne sonore di Sturdust, X-Men: L’inizio e Kingsman ovvero, rispettivamente, Rule the World, Love Love e Get Ready for It).
Il tutto chiudendo tour e concerto nel miglior dei modi, con Never Forget.
 
        
In sostanza, è stato tutto un circo di emozioni, fatte di suoni, luci, musiche e colori, in perfetto stile ed eleganza britannica, ed a quarant’anni suonati, Gary Barlow, Mark Owen ed Howard Donald cantano, ballano ed intrattengono come sempre sanno ben fare e, ancora una volta, hanno dimostrato ed insegnato che anche se non ci sono più i capelli lunghi od ossigenati, i muscoli in bella vista e compaiono le prime rughe, lo spirito è sempre quello di quei ragazzini che nel 1990 hanno formato un gruppo, che tra alti e bassi è sempre stato presente, tra innovazioni e diverse collaborazioni (tra cui quella cinematografica che sta diventando sempre più forte), adeguandosi all’oggi ma senza mai perdere le basi della loro musica e delle loro origini.
Never forget where you've come here from.
 


 

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