venerdì 22 novembre 2013

Parkland - Una prospettiva sull'omicidio Kennedy

Il 22 novembre 1963, a Dallas, l'allora presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, veniva ucciso.
Molte sono le pellicole che hanno trattato questo delicato argomento, ad esempio come "JKF - Un Caso Ancora Aperto" di Oliver Stone, dove si analizza un'ipotesi di complotto dietro l'assassinio, e ancora ce ne saranno in futuro, come "Legacy of Secrecy", film prodotto e interpretato da Leonardo DiCaprio, che sostiene la tesi secondo la quale il mandante dell'omicidio sarebbe stato il boss della malavita Carlos Marcello, che avrebbe confessato il fatto al suo confidente Jack Van Laningham, ignaro del fatto che costui fosse in realtà un informatore della FBI in incognito, e tratto dal libro "Legacy of Secrecy: The Long Shadows of the JKF assasination".



Ma a 50 anni dalla morte, che cade proprio oggi, viene proposta la pellicola "Parkland", passata in concorso alla 70°Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia e poi al Toronto Film Festival, che non analizza il perché e il per come sia avvenuto l'assassinio, ma anzi cerca di ricostruire la giornata delle persone comuni che hanno assistito all'evento e di porre in primissimo piano la loro prospettiva.
Il film, prodotto da Tom Hanks, si presenta da sé; infatti il titolo, Parkland, è in realtà il nome dell'ospedale che ha ricevuto Kennedy negli istanti dopo il dramma, cercando, invano, di salvargli la vita.

Sceneggiatura e regia vengono affidate al giornalista investigativo, Peter Landesman, che come già detto, cerca di mettere insieme le storie di questi sconosciuti che, però, in quel frangente hanno avuto ruoli di protagonista; in primis, i familiari dell'unico assassino riconosciuto fino ad oggi, Lee H. Oswald, e la storia di Abraham Zapruder, un cittadino qualunque che orgoglioso, voleva inaugurare l'acquisto della sua cinepresa a 8mm seguendo la sfilata del presidente per avere poi un bel ricordo, e che invece si è trasformato, suo malgrado, nell'unico uomo che è riuscito a riprendere l'assassinio ed il cui video è stato per tutti questi 50 anni e per chissà quanti altri, oggetto d'indagine.
Molte altre sono le soggettive riportate dall'agente di sicurezza del presidente, al medico che tentò inutilmente di salvarlo..
Interessante la ricostruzione del corteo presidenziale, unendo immagini di repertorio a quelle ricostruite e di come non si veda mai il volto di Kennedy, quasi per non screditarlo.
Il cast è stellare: Zac Efron, Paul Giamatti, Billy Bob Thornton, Tom Welling, Colin Hanks.

Questo film viene proposto esclusivamente, prima del passaggio al cinema, questa sera su Rai 3, alle 21.05!
Non aspettatevi chissà che filmone, in quando personalmente non si comprende appieno se sia un film inchiesta, un film documentario o che altro; ma guardatelo con la prospettiva di chi ruotò attorno al dramma, perché noi non lo consideriamo mai, ma dietro ad un grande personaggio, e ai suoi drammi in questo caso, ci sono sempre tante persone che si dedicano a lui, e in questo caso, visto che parliamo di uno degli uomini più influenti e importanti della storia, ancora di più, tant'è che ancora oggi si discute sulla sua morte, e la sua famiglia si batte ancora per l'esatta giustizia.


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