giovedì 5 settembre 2013

Via Castellana Bandiera

Esordio alla regia per Emma Dante, che per la prima volta si cimenta con un mezzo espressivo nuovo per lei,  da grande regista teatrale qual è, e trasportando sul grande schermo,  il suo romanzo omonimo che è stato pubblicato nel 2008.

La trama consiste nell'incontro/scontro tra due macchine,  una con una coppia omosessuale (interpretate da Emma Dante stessa e Alba Rohrwacher) che si perde per le strade di Palermo e si trovano in questa Via Castellana Bandiera, e l'altra proviente in senso opposto, con all'interno la famiglia Calafiore, che si apprestava a tornare a casa dopo una giornata al mare.
Nè Samira (interpretata da Elena Cotta), l'anziana signora al volante appartenente alla famiglia siciliana,  un pò sfruttata e trattata come uno straccio dal resto della famiglia (eccezion fatta per il nipote), nè Rosa, che odia Palermo ma ci è tornata solo per accompagnare la fidanzata al matrimonio di un suo amico, pensa a spostarsi per far passare l'altra.
Ed ecco che nascono le discussioni, le scommesse, le cocciutaggini, il nervosismo, che sarà sempre presente nel film, dapprima ai minimi livelli della discussione di coppia, a quello che poi sfocierà nell'incontro tra le due donne irremovibili.
Altamente probabile (poichè non viene esplicitamente inteso) che per Rosa, Samira rifletti sua madre, e per Samira viceversa.
Pochi i campi e controcampi utilizzati, ma molte panoramiche, per conferire un luogo di "minaccia" ma anche per far contraddistinguere il classico paesaggio siciliano.
Tanti sono i luoghi comuni siciliani utilizzati, come il gruppo di pettegole, una sorta di ironia teatrale, e va sottolineato come solo Rosa e Clara, la nostra coppia, parlino italiano, mentre gli altri parlano solo dialetto (con tanto di sottotitoli usati per una miglior comprensione); Samira invece non parla mai, anzi parla solo con gli occhi.
Tecnicamente ben costruito,  si aggrappa troppo agli stereotipi siciliani, e la storia perde un pò di senso e concretezza.
Come nota ultima, vorrei solo sottolineare la perfetta disposizione e caratterizzazione delle comparse, perfette fino all'ultima unità.

Voto personale e complessivo: 6/10

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