sabato 15 settembre 2018

Sherlock Gnomes - Home Edition

Dal 22 agosto, grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia, finalmente è disponibile Sherlock Gnomes in DVD, Blu-Ray e Digital HD.

Vantando un cast stellare tra cui Johnny Depp, Emily Blunt, James McAvoy e Mary J. Blige, Sherlock Gnomes è un'avventura sfrenata dal regista di Kung Fu Panda! Inoltre all’interno dei contenuti speciali troverai nuovo video musicale " Stronger Than I Ever Was” e molto altro ancora!

Quando Gnomeo e Giulietta scoprono che famiglia e amici sono scomparsi nel nulla, sanno che c’è un solo gnomo in grado di aiutarli: il leggendario detective Sherlock Gnomes. Il mistero li condurrà fuori dalle mura del giardino e in giro per la città, in un’indimenticabile avventura alla ricerca degli gnomi da salvare.
Dal regista di Kung Fu Panda, con l’esclusiva colonna sonora di Elton John, Bernie Taupin e Mary J. Blige, Sherlock Gnomes è la commedia per famiglie più divertente dell’anno!




CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO BLU-RAY:

· Uno Gnomo è Per Sempre - Il Making of di Sherlock Gnomes

· Da dove vengono gli Gnomi: La progettazione e Realizzazione di Sherlock Gnomes

· Miss Gnomer: Mary J. Blige e le Musiche di Sherlock Gnomes

· Stronger Than I Ever Was - Video

· E molto altro ancora!



CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO DVD:

· Uno Gnomo è Per Sempre - Il Making of di Sherlock Gnomes

· Da dove vengono gli Gnomi: La progettazione e Realizzazione di Sherlock Gnomes

· Miss Gnomer: Mary J. Blige e le Musiche di Sherlock Gnomes

· Stronger Than I Ever Was - Video



INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY:

Genere: Animazione

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 26 minuti minuti ca.

Video: Formato: 2.39:1 Letterbox

Audio: Inglese 7.1 Surround Dts-Hd Master Audio / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco, Olandese, Portoghese Dolby Digital 5.1 Surround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti†, Olandese, Francese, Tedesco, Portoghese, Spagnolo

Contenuti Speciali: • Uno Gnomo è Per Sempre - Il Making of di Sherlock Gnomes • Da dove vengono gli Gnomi: La progettazione e Realizzazione di Sherlock Gnomes • Miss Gnomer: Mary J. Blige e le Musiche di Sherlock Gnomes • Stronger Than I Ever Was - Video • E molto altro ancora!




INFORMAZIONI TECNICHE DVD:

Genere: Animazione

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 26 minuti minuti ca.

Audio: Italiano, Inglese, Descrizione Audio Inglese, Tedesco

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese n/u, Tedesco, Turco

Contenuti Speciali: • Uno Gnomo è Per Sempre - Il Making of di Sherlock Gnomes • Da dove vengono gli Gnomi: La progettazione e Realizzazione di Sherlock Gnomes • Miss Gnomer: Mary J. Blige e le Musiche di Sherlock Gnomes • Stronger Than I Ever Was - Video

A Quite Place - Home Edition

Dal primo di agosto è disponibile in DVD, Blu-Ray, 4K Ultra HD e Digital HD il film John Krasinski, A Quite Place.

Grazie a Universal Pictures Home Entertainmente Italia è possibile rivedere, o guardare per la prima volta, il film che è diventato un vero e proprio fenomeno culturale.

A Quite Place - Un posto tranquillo è un thriller teso e originale, che segue una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni.
Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.




CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO BLU-RAY:

· Creando il Tranquillo – Il regista John Krasinski ci porta dietro le quinte di A Quiet Place - Un posto tranquillo

· Il suono dell’Oscurità – Creando il suono di un mondo silenzioso

· Silenzio per un motivo – L’arte di effetti visivi indimenticabili


CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO DVD:

· Creando il Tranquillo – Il regista JOHN KRASINSKI ci porta dietro le quinte di A Quiet Place - Un posto tranquillo


INFORMAZIONI TECNICHE 4K ULTRA HD:

Genere: Thriller

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 30 minuti ca.

Video: Formato: 2.40:1 Letterbox

Audio: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Ungherese, Portoghese Dolby Digital 5.1 Surround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti†, Arabo, Malese, Mandarino, Cantonese, Ceco, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Tedesco, Greco, Hindi, Ungherese, Norvegese, Islandese, Coreano, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Slovacco, Spagnolo, Svedese, Tailandese, Turco

Contenuti Speciali: No (i contenuti speciali sono presenti sul disco Blu-ray incluso nella confezione)


INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY:

Genere: Thriller

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 30 minuti ca.

Video: Formato: 2.40:1 Letterbox

Audio: Lingue: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Ungherese, Polacco, Russo, Tailandese Dolby Digital 5.1 Surround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti, Arabo, Malese, Mandarino, Cantonese, Ceco, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Tedesco, Greco, Hindi, Ungherese, Norvegese, Islandese, Coreano, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Slovacco, Spagnolo, Svedese, Tailandese, Turco

Contenuti Speciali: • Creando il Tranquillo – Il regista John Krasinski ci porta dietro le quinte di A Quiet Place - Un posto tranquillo • Il suono dell’Oscurità – Creando il suono di un mondo silenzioso • Silenzio per un motivo – L’arte di effetti visivi indimenticabili




INFORMAZIONI TECNICHE DVD:

Genere: Thriller

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 27 minuti ca.

Audio: Italiano, Inglese, Tedesco, Turco – Dolby Sorround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco, Turco

Contenuti Speciali: Creando il Tranquillo – Il regista John Krasinski ci porta dietro le quinte di A Quiet Place - Un posto tranquillo

giovedì 13 settembre 2018

Un affare di famiglia - Il ritorno di Kore-eda Hirokazu

Di Matteo Marescalco



Avevamo lasciato Hirokazu Kore’eda alle prese con una vicenda giudiziaria, in concorso alla 74esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, e lo ritroviamo nuovamente immerso nelle più tradizionali atmosfere che animano i suoi film.
Per Un affare di famiglia, il regista nipponico ha trionfato all’ultima edizione del Festival di Cannes ed ha raggiunto l’affermazione presso un pubblico più ampio che, prima della vittoria, ignorava il suo nome. 



Osamu e il figlio Shota tornano a casa dopo un furtarello in un supermercato locale. I due vivono con quelli che sembrano essere i familiari in un’umile dimora. Per strada incontrano la piccola e abbandonata Juri e decidono di prenderla con loro e presentarla ai restanti membri della famiglia. La moglie di Osamu decide di occuparsi della bambina quando scopre che i suoi genitori la maltrattavano. La famiglia vive di espedienti e piccoli furti, che completano il magro salario offerto dalla pensione della nonna.
Per quanto possibile, sembra tutto filare liscio, fino a quando un furto andato a male scuote le fondamenta della famiglia, rivelandone un importante segreto che metterà a dura prova la sua esistenza. 



Un affare di famiglia lavora tantissimo sul dialogo con lo spettatore, inglobandolo nel racconto e richiedendo la sua collaborazione in relazione all’interrogativo che già animava il film Like father like son: che cos’è una famiglia? Ciò che ci tocca o ciò che si sceglie?
Insomma, la famiglia si afferma sempre più come il nucleo attorno a cui costruire discorsi sulla società giapponese contemporanea e sul contrasto tra morale e legge sociale.
Il tempo scorre con delicatezza nel cinema di Kore’eda, si affianca ai personaggi e lascia fluire le dinamiche che animano i loro comportamenti. Tutto appare naturale, dai furtarelli inscenati da padre e figlio agli abbracci consolatori all’interno di un night club nipponico. Il cinema si trasforma in una complicità costruita attraverso i raccordi tra le immagini. 



È sempre più il tempo dei sentimenti a costruire le storie di Kore’eda, la ricerca del flusso perduto di chi ha dilapidato gli affetti familiari e vive quell’attimo in cui le utopie giovanilistiche cedono il passo alla maturità dell’età adulta. E allora ci si accontenta di una vita imperfetta ma autentica, spesa a redimersi attraverso il tentativo di trasformarsi in parenti, genitori, cugini, fratelli, zii. Con l’obiettivo di raggiungere un’autenticità che vive solo in determinate immagini cinematografiche.

domenica 9 settembre 2018

Venezia 75 - A Star is Born

Il debutto alla regia di Bradley Cooper, considerata la trama, non ha quasi nulla di diverso dai suoi precedenti del 1937, 1954 e 1973.
Di fatto, è possibile affermare che A Star is Born unisce le trame di questi film: un artista di successo che cerca di sopravvivere e di combattere, vanamente, i suoi problemi con le dipendenze da alcool.
Cooper ha mirato molto alto, decidendo di dirigere un film come questo al suo debutto, dando vita ad un progetto non eccezionale, ma molto amabile.

Lui, come chi ha lavorato alla produzione del film, ha rischiato, puntando tutte le sue fiches su questo progetto, confezionando un film pazzesco che vuole attingere a quello di Cuckor del 1954 senza essere una palese copiatura: ne mostra le citazioni, non le nasconde, ma se ne differenzia molto.

A Star is Born narra l'ascesa di una stella della musica e la parallela autodistruzione del suo pigmalione, dando vita ad una storia d'amore che scorre su due binari paralleli che s'incontrano solo grazie alla passione per la musica.
Non solo note e canto, ma una forma d'amore che coinvolge a pieno i due protagonisti, facendogli battere i cuori allo stesso ritmo e velocità.

Un ritmo della vita, quella stessa vita destinata a cambiare repentinamente per molti motivi diversi, da una ragazza che riesce a scoprire se stessa e mettere sul tavolo tutte le sue carte, senza sentire tutti quei no che avevano caratterizzato il suo passato, ad una rock star che si riscopre e si trova a combattere per amore della sua lei e per quell'amore verso se stesso che, da tempo, aveva dimenticato.

Bradley Cooper ha preso sottobraccio Lady Gaga, l'ha denudata, ha dato nuova forma ad un'artista grintosa e divina, la diva delle dive del giorno d'oggi, protagonista insieme a Cooper stesso dell'indagine sul loro amore turbolento e vulnerabile.

Venezia 75 - David Cronenberg premiato con il Leone d'Oro alla carriera

Questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia,  ha visto la consegna, in cerimonia di apertura, del Leone d’oro alla carriera a Vanessa Redgrave e a David Cronenberg.



 Cronenberg è un autore che ha saputo imporre il proprio stile e affermarsi internazionalmente, grazie ad opere che hanno indagato la mutazione del corpo umano e il terrore dell’uomo verso di essa.
Film come Il demone sotto la pelle (1975), Videodrome (1983), La mosca (1986), Il pasto nudo (1991), M Butterfly (1993), Spider (2002), A dangerous method (2011), Cosmopolis (2012), Maps to the stars (2014) e molti altri.
 
Oltre a vari riconoscimenti avuti nel corso della sua carriera, tra cui la Carrozza d’oro a Cannes nel 2006 e la Legione d’onore nel 2009, questo Leone d’oro , consegnato dal presidente di giuria Guillermo del Toro, si aggiunge alla collezione, conferendo un’ulteriore nota di prestigio e confermando quanto l'autore canadese sia meritevole di rientrare nella videoteca di ognuno di noi.
 
Un riconoscimento che vede la seguente motivazione del direttore artistico del Festival veneziano, Alberto Barbera:
"Benché in origine Cronenberg sia stato relegato nei territori marginali del genere horror, sin dai suoi primi film scandalosamente sovversivi il regista ha mostrato di voler condurre i suoi spettatori ben al di là del cinema di exploitation, costruendo film dopo film un edificio originale e personalissimo. [...] La violenza, la trasgressione sessuale, la confusione di reale e virtuale, il ruolo deformante dell’immagine nella società contemporanea, sono alcuni dei temi ricorrenti, che contribuiscono a fare di lui uno dei cineasti più audaci e stimolanti di sempre, un instancabile innovatore di forme e linguaggi".

mercoledì 5 settembre 2018

Venezia 75 - La Profezia dell'armadillo

La sfida affrontata da Domenico Procacci con la sua Fandango è stato credere nel progetto de La profezia dell'armadillo e trasporre quello che è un fumetto di Zerocalcare sul grande schermo.

Questo progetto, in realtà, era già stato concepito qualche anno fa, quando avrebbe dovuto dirigerlo Valerio Mastandrea, abbandonato poi per alcuni conflitti con Non essere cattivo, l'ultimo film di Claudio Caligari in cui l'attore e direttamente coinvolto.



Nonostante ciò, l'attore è rimasto comunque all'interno del progetto, lavorando in prima persona alla sceneggiatura scritta con Oscar Glioti, Michele Rech (lo stesso Zerocalcare) e Johnny Palomba.

Il film, come il fumetto, è ambientato nel quartiere periferico di Rebibbia, zona romana in cui Zero (Simone Liberati) è un ventisettenne che lavora come disegnatore, ma è precario e cerca di arrangiarsi come possibile, dando ripetizioni di francese e lavorando si illustrazioni varie e poster per gruppi punk indipendenti della zona.
E se liberati interpreta Zero, il protagonista, a dare vita a Secco, il suo migliore amico e confidente è Pietro Castellitto, figlio del celebre Sergio.

Un film, La profezia dell'armadillo, che cerca di elaborare un lutto, che tratta i ricordi d'infazia e che vuole raccontare una generazione che vede il posto fisso come un miraggio, senza speranze di potercela fare, guardando al futuro come dei non-luoghi.

Quella che viene definita è la generazione Zero, quella dei trentenni nati e cresciuti negli anni '90 che si trovano ad essere adulti e a fare i conti con loro stessi e con il mondo che li circonda, rendendosi conto di non essere davvero adulti come lo erano i propri genitori alla stessa età, ma nemmeno di essere ancora adolescenti, vivendo in quello che sembra un eterno limbro.

Diretto dall'esordiente Emanuele Scaringi, questo film cerca di vincere tutte le sfide e i pregiudizi che si verificano nel mentre di un adattamento, arrivando a concentrarsi sulle storie e sui contenuti principali, rimanendo fedele al fumetto di partenza.