giovedì 24 maggio 2018

Solo: A Star Wars Story - Han Solo nelle mani di Ron Howard

Circa un anno e mezzo fa, usciva al cinema Rogue One: A Star Wars Story, il primo di una serie di film autoconclusivi che fanno parte del mondo di Star Wars senza relativi legami con la famosa saga.
Solo: A Star Wars Story invece è uno spin-off vero e proprio, già solo per semplice fatto che si basa sulle origini del mercenario più famoso della galassia, Han Solo, e sulla sua fedele amicizia con il wookie Chewbacca.


Solo si riallaccia e si riferisce sia alla prima che alla seconda trilogia stellare, focalizzandosi nel presente e rimanendo allo stesso tempo autonomo: ergo, lo potete vedere anche se non avete visto mezzo film della saga, anche se questo, in linea di massima, dovrebbe essere improbabile, dato che "Le uniche persone nell'universo che non hanno mai visto Guerre Stellari sono i protagonisti, perchè loro le hanno vissute, hanno vissuto le Guerre Stellari" (Cit. Marshall Eriksen).
Solo: A Star Wars Story è un film ironico, gagliardo, ricco di spavalderia e cinismo (d'altra parte deve parlare di Han Solo, no?) ma manca di pathos, di magia.
C'è l'avventura e c'è l'azione, si ride (o si sorride) ma non coinvolge. Insomma, un film dimenticabile.
Certamente mettere lì Alden Ehrenreich a interpretare il personaggio che fu di Harrison Ford è un fardello importante, bisogna avere quel certo non so che e sapersi imporre.
Non che Ehrenreich non lo faccia; non fa quasi neanche pensare a Ford mentre si visiona il film, perchè riesce a intregrarsi con il resto del cast. Ma sembra essere solo una macchietta di quel Solo che conosciamo bene.


In ogni caso, non tutte le colpe sono da imputare al giovane attore americano.
E nemmeno sarebbero tutte da imputare al regista, Ron Howard, arrivato a luglio dello scorso anno a girare il film quasi dal principio dopo il licenziamento di Phil Lord e Christopher Miller
causa divergenze creative con la Lucasfilm.
Detto in soldoni, Howard è dovuto andare un po' di fretta per finire le riprese e rifare quelle che per la produzione non andavano bene (e che ben si potessero amalgamare con il resto).
La sua regia è dinamica e realizzata da inqudrature tutto sommato semplici ma in Solo non c'è la solita armonia che pervade gli altri film di Howard (problema riscontrabile, come già detto, nel rigirare gran parte del film in circa 5 settimane e con 3 settimane a disposizione per girare la parte mancante).
Forte, come la saga, della componente musicale, con il tema principale realizzato da John Williams, Solo: A Star Wars Story è un film in fin dei conti abbastanza godibile, che si presta a possibili filiazioni cinematografiche, ma nulla di più.

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